Andrea Franzoso

Andrea Franzoso vive a Milano. Ha faticato a trovare la sua strada e dopo diverse esperienze oggi fa l’autore televisivo. Ma non è detto che in futuro non si inventi qualcos’altro…

Da piccolo Andrea era obbediente, riservato, timido. Tanto che di fronte alla prepotenza non sapeva come reagire, e quando un gruppo di bulli l’ha preso di mira ha preferito cambiare scuola pur di levarseli di torno. Poi è cresciuto, ha studiato, lavorato sodo e dopo mille fatiche ed esperienze diverse ha trovato la stabilità e un posto di lavoro in un’azienda pubblica. E proprio allora, tra i suoi superiori, ha incrociato altri bulli, che approfittavano delle loro posizioni di vertice per imporre le loro regole e tessere i loro giochi di potere. Uno di questi, il presidente, rubava: utilizzava i soldi dell’azienda per spese personali, sotto gli occhi di molti colleghi che fingevano di non vedere, per indifferenza o paura. Questa volta Andrea ha deciso di reagire e ha denunciato tutto, senza preoccuparsi delle conseguenze e delle ritorsioni, che inevitabilmente sono arrivate. Da quel giorno la sua vita è cambiata, ma nel modo più imprevedibile. Ha scoperto che non puoi essere davvero libero se non sei onesto con te stesso e con gli altri. E che spesso il nemico più grande non è il bullo ma la paura: sconfitta quella, ti si apre un universo di possibilità.

In collaborazione con la Libraia Nadia della Mondadori di Imperia

Mai come adesso il mare

Mai come in questi ultimi anni il Mare è salito agli onori delle cronache di notiziari, giornali e social perché quasi non esiste specchio d’acqua in tutto il mondo che non abbia isole più o meno gradi di rifiuti, la maggior parte delle quali fatta di plastica (fino al 95%), spesso di dimensioni piccole se non piccolissime (anche meno di 5 cm). Più spaventosi ancora sono i numeri di chi ne paga le conseguenze: nello stomaco di tartarughe, uccelli e mammiferi marini si ritrovano, ormai costantemente, migliaia di frammenti di plastica e non solo. Nello stomaco di un Capodoglio sono stati trovati oltre a pezzi di plastica, quattro bottiglie, 115 tazze, 25 buste, ciabatte da mare, una sacca di nylon. Il mare sembra essersi arreso mentre noi ci stiamo sempre più allontanando dalla bellezza della natura, perdendo il contatto con il mondo reale per crearne uno artificiale, irreale. Qualcuno ha detto “Chi distrugge la bellezza della natura, a volte non riesce semplicemente a vederla”. Solo conoscendo e riconoscendo il valore del territorio che ci circonda, quell’immenso patrimonio naturale che ci appartiene e che possiamo vivere ogni giorno semplicemente passeggiando sulla spiaggia, potremo davvero riappropriandoci del gusto del vivere in sintonia con noi stessi e con la Natura che ci circonda.

Scomparire. L’estinzione è per sempre.

L’associazione Italiana Esperti d’Africa è un’organizzazione benefica registrata e senza fini di lucro, che ha come scopo quello di salvaguardare la natura africana. Da svariati anni portiamo avanti progetti di conservazione e di lotta al bracconaggio, operando come “Poaching Prevention Academy”, sia in Italia, grazie ai numerosi partner e volontari, sia in Africa attraverso progetti concreti di supporto e protezione. Siamo attivamente in campo in nove stati africani, offrendo i nostri servizi in maniera totalmente gratuita e volontaria, alle riserve e a parchi nazionali che ne fanno richiesta. I nostri sforzi sono concentrati principalmente alla protezione di specie in via d’estinzione come rinoceronti, elefanti, leoni, leopardi e gorilla. In occasione del Festival del Cinema di Imperia, alcuni dei ranger PPA, terranno una conferenza tematica relativa alla piaga del bracconaggio in Africa. Verranno spiegate le cause, le problematiche e le ripercussioni di questo assurdo fenomeno, che sta portando all’estinzione svariate specie della savana. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani sull’argomento, spiegando loro come vive un ranger nel mezzo della savana, le condizioni estreme in cui si trova ad operare. Un’ampia parte sarà dedicata all’interazione con i ragazzi, a cui verranno forniti anche dettagli, abitudini e note peculiari degli animali più a rischio. Questa può essere una valida occasione per ascoltare racconti e curiosità, dalla viva voce di chi, della conservazione, ne ha fatto una ragione di vita.

Eleonora Gaggero

Eleonora Gaggero ha esordito sul set della famosa serie Disney “Alex & Co” e ha poi recitato in diverse fiction tv, come la serie “Scomparsa” su Rai 1, e al cinema in “Come diventare grandi nonostante i genitori” e “Non c’è Campo” di Federico Moccia. I suoi primi libri “Se è con te sempre” e “Dimmi che ci credi anche tu” sono diventati bestseller vendendo più di 40 mila copie.

“Le gambe che stanno per cedere. La gola secca. Il cuore che batte all’impazzata. Le mie mani, le mani che per tanto tempo hanno stretto quelle di lui, tengono strette una pistola. Sento che sto per svenire. Per crollare. Io, Cass Harris, ho appena sparato all’amore della mia vita.”

Cass ha un vuoto dentro: da quando il fratellino Emmett è stato investito da una moto qualcosa nella sua famiglia e in lei si è incrinato per sempre. Ma il giorno che incontra Ash, sguardo magnetico e aria misteriosa, il suo cuore spezzato torna a battere. Ash però è coinvolto in giochi molto pericolosi, e Cass ancora non sa quanto potrebbe perdere…

L’evento è in collaborazione con la libraia Nadia della Mondadori Bookstore di Imperia e le Ombre dei Libri, gruppo di lettura di giovani lettori.

Stefano Sivieri

Nato a Bologna nel 1947, si è trasferito molto presto a Torino con la famiglia e lì ha vissuto per più di quarant’anni, considerandosi però sempre in “trasferta”. A Bologna ha lasciato molti affetti e ci torna spesso ma soprattutto volentieri. Manager d’Azienda, ha girato mezzo monto e i Paesi difficili sono stati sempre la sua specialità, una sorta di innato fiuto per il pericolo e l’avventura. Ha conosciuto il Libano e Israele tra il 1985 e il 1987, frequentando splendidi ristoranti palestinesi e bui rifugi antiaerei. Ha lavorato in Somalia per tre anni, evitando per poche ore uno dei molti conflitti che hanno distrutto Mogadiscio prima del 1992. Poi lo Yemen del Sud. Anche lì una guerra: venticinquemila morti ammazzati in due settimane. E poi c’è stata Mosca, Berlino Est, Belgrado, e Praga. Nel Tadjikistan ha montato poliambulatori sulle montagne del Pamir. A Dushambè ha assistito all’abbattimento delle statue di Lenin. Nel 1991 era in Arabia Saudita, poi in Siria e di nuovo in Israele. Da vent’anni vive al mare, è sempre stato il suo sogno. Se potesse passerebbe le sue giornate a riordinare le sue foto che vivono schiacciate in grandi scatole da molti anni. Invece continua a lavorare. E scrivere.

Ha pubblicato “Il Riassunto del Babbo” (2006), una raccoltadi racconti, “L’Ultimo Sultano di Nshtun” (2007), “Nadir” (2009) e “Colofonia” (2015).